Srila Bhaktisiddhanta
Saraswati Goswami Maharaj
Nato in India, nel 1874 a Jagannatha Puri (luogo santo di pellegrinaggio), da Srila Bhaktivinoda Thakura, un altro grande Maestro vaishnava appartenente alla linea di successione disciplina che viene da Sri Chaitanya Mahaprabhu.
A soli venticinque anni aveva già acquisito una grande reputazione come studioso di Sanscrito, matematica, e astronomia
Nel 1905, seguendo il consiglio di suo padre richiese l’iniziazione spirituale a Srila Gaurakisora das Babaji, un asceta errante analfabeta che era rinomato in tutto il continente per la sua devozione ed il profondo sentimento d’amore puro che provava per il signore Sri Krishna.
Il Babaji fu sempre riluttante ad accettare discepoli, data la sua profonda umiltà e senso d’inadeguatezza, ma infine, soddisfatto per l’umiltà e la dedizione mostrata da Srila Bhakti Siddhanta Saraswati, lo accettò come suo unico discepolo, gli diede le sue piene benedizioni e gli richiese di "predicare la Verità Assoluta, tenendo da parte ogni altro lavoro."
Nel 1918 accettò l'ordine di rinuncia (il sannyasa) e prese il titolo di Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Goswami Maharaja.
Per propagare il vaisnavismoGaudiya in tutta l'India, fondò la Gaudiya Math, con sessantaquattro rami in tutto il paese. Successivamente, allo scopo di diffondere il movimento della coscienza di Krishna in tutto il mondo, corresse alcune tradizioni antiche del vaishnavismo per adattarle alle condizioni di vita moderne.
Fu il primo Maestro a permettere ai suoi sannyasi (monaci nell’ordine di rinuncia) di portare vestiti occidentali e di viaggiare non solo a piedi ma anche con mezzi di trasporto moderni.
Animato da un profondo senso di urgenza per propagare gli insegnamenti divini di Sri Chaitanya Mahaprabhu a beneficio della sofferente umanità intrappolata in miriadi di concetti erronei ed illusori fu l'autore di molte importanti traduzioni, commentari e composizioni filosofiche.
Nel 1937, Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati lasciò questo mondo.